Marzo, aprile .. tempo di primavera: le giornate si allungano, c’è più sole, le temperature si alzano e in questo clima molti sentono la voglia di alleggerire il vestiario e di stare all’aperto. Purtroppo non è così per tutti, infatti proprio in questo periodo aumenta l’ansia, depressione, irrequietezza, stanchezza, insonnia, sbalzi di umore, diminuzione dell’attenzione e della concentrazione, nervosismo, problemi respiratori.
COME MAI?
Per molte persone la primavera porta con sé anche l’ansia. Il cambiamento di stagione comporta modifiche climatiche che influenzano mente e corpo. Spesso si tratta dell’acutizzarsi di disturbi già presenti, infatti la persona tendenzialmente ansiosa tende a cercare costantemente un equilibrio che le consenta di restare il più possibile indisturbata e tranquilla. Questo equilibrio di solito lo raggiunge evitando il più possibile le novità, i cambiamenti, gli stimoli che richiedano un riadattamento.
La primavera è un periodo climaticamente instabile (giornate calde, si susseguono a giornate piovose e fredde) e questo mette a dura prova l’equilibrio della persona ansiosa che deve riadattarsi, continuamente, a condizioni che mutano; tali cambiamenti possono innescare reazioni ansiose, soprattutto nelle persone particolarmente attente al proprio corpo ed alle sensazioni fisiche che esso trasmette.
COSA FARE?
Credo che sia importante non sottovalutare questi messaggi di malessere e riflettere sul fatto che, l’aumento dell’ansia non avviene per “colpa” della primavera, ma che si tratta di una caratteristica sulla quale è possibile migliorare e cambiare!
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(cioè esprimere il principe e la principessa che ognuno ha dentro di sè)!
Buona Riflessione!!
Sabina
