Gent.ma Dott.ssa,
sono Alberto e ho un problema: per ogni cosa mi domando “Lo faccio? Non lo faccio? E se poi sbaglio????” … e poi finisco sempre per non fare nulla dicendomi “E’ meglio non rischiare!!!”.
Mi sono stancato … mi voglio liberare da questa paura … a causa sua, ho perso un sacco di possibilità …. BASTA!!
Carissimo Alberto,
credo che queste sue parole siano condivise da tante altre persone, infatti nella mia esperienza professionale ho potuto appurare che la paura di sbagliare è molto comune .. e sempre nella mia esperienza ho potuto verificare che le persone possono arrivare facilmente a darsi il permesso di gestire la propria vita e di autorizzarsi anche a sbagliare !!!! Come????
Il primo passo è quello che ha fatto lei in queste sue preziose righe .. DICHIARARSI E DICHIARARE DI ESSERE STANCO DEL CONDIZIONAMENTO CHE SENTE ASCOLTANTO LA SUA PAURA DI SBAGLIARE!!
Il secondo passo è quello di chiedersi qual è la sua fantasia peggiore se sbagliasse?? Molto spesso a questa domanda la persona risponde di sentirsi umiliato dall’altro (giudicato e quindi di giudicarsi amaramente un fallito). Immaginare di essere giudicato come un fallito, è assolutamente intollerabile per la persona: un grosso smacco all’autostima (che forse non è proprio salda .. ma anzi può essere carente)… per cui il ragionamento interno è: “già io mi considero poco .. se anche gli altri ci si mettono a giudicarmi male … io ci sto malissimo per cui aspetto e ci penso e ci ripenso nel fare le cose!!”. Ecco che la paura di sbagliare diventa un segnale di una bassa fiducia in sé e della scarsa autostima, e ascoltandola la persona evita di stare ancora peggio cioè di sentire la sofferenza del sentirsi un fallito.
Il terzo passo: è quello di riconoscersi delle capacità.. delle doti … Come tutte le persone, anche lei Alberto ha delle caratteristiche uniche e inimitabili insomma speciali .. credo che il punto sia che neanche lei, se le riconosce.
Il quarto passo è quello di fare esperienze .. inizi da situazioni che considera nuove per lei ma poco pericolose. Una mia paziente, ad esempio, iniziò a fare assaggi di esperienze nuove nel telefonare all’istruttrice di un corso che le piaceva per chiederle se c’era posto nel corso!!
Vedrà che in queste piccole esperienze nuove, rafforzerà la sua autostima e si sentirà soddisfatto di sé … questo senso di soddisfazione, sarà un motore eccezionale che avrà come conseguenza quella di ridurre la paura di sbagliare!
Carissimo Alberto, in tutto questo non ho approfondito l’origine scatenante della paura di sbagliare … questo se vorrà sarà un elemento che potrà approfondire in un percorso di terapia personale..
Intanto le propongo la mia idea: in genere la paura di sbagliare nasce fin da piccoli, infatti il bambino sente questa paura perché si confronta con dei genitori super-protettivi che mossi da buone intenzioni tendono a mettere in guardia da ogni eventuale piccolo sbaglio o passo falso dicendo “no, non si fa così” più e più volte. E dopo un po’ il bambino comincia a muoversi con “cautela” in quello che fa, a tentennare chiedendosi: “andrà bene fare così? Lo posso fare?”. E mentre si poneva queste domande probabilmente si girava a guardare la figura autoritaria per vedere se stava facendo bene. Tutto questo protratto per diversi anni, diventa inconscio e automatico. È logico che questa è una ipotesi e la invito a riflettere su quanto ho scritto in precedenza per verificare se, corrisponde alla sua realtà.
Per concludere, la invito ad immaginare a come sarebbe la sua vita se potesse fare qualsiasi cosa senza avere paura di sbagliare o di fallire. Inizi a compiere sin da oggi le azioni più utili per realizzare questo scenario.
E la invito a ricordare che, come disse il poeta americano George Woodberry, non è la sconfitta il peggior fallimento. Il peggior fallimento è non avere tentato.
A disposizione!
Un caro saluto!!
Sabina
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Grazie per il suo lavoro!
Prezioso e utile!
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