25 marzo 2020: tutti gli italiani vivono un isolamento forzato da Coronavirus. Come sta reagendo la nostra psiche? Qui tratterò una terza reazione: LA RABBIA e L’AGGRESSIVITA’.
Credo che vada distinta una rabbia che si esprime fuori dalle mura domestiche e una rabbia che si trasforma in aggressività che si esprime dentro le mura domestiche.
Rabbia fuori le mura domestiche, esempio sui social.. con persone che postano video o scrivono messaggi CONTRO qualcuno, che sia lo Stato, un personaggio pubblico o un concittadino perchè viene tacciato di essere un un untore di Coronavirus.
A livello psicologico tutta questa rabbia da “vomitare” CONTRO qualcuno di esterno, è un modo per gestire il nostro panico.. trovare un untore o un colpevole mi serve a sentirmi potente di fronte ad un’impotenza dilagante.
In casa, la situazione può essere molto pesante. La condizione di restrizione delle proprie libertà, l’incertezza economica, la minaccia per un virus invisibile ad occhio nudo rendendoci vulnerabili e fragili.. queste sono solo alcuni degli elementi che fanno nascere emozioni di rabbia.
Allo stesso tempo la convivenza coatta con persone intime (v. partner, figli, genitori o parenti), può portare a far riemergere problemi relazionali sepolti .. Perché, diciamoci la verità in tempi normali, passiamo più tempo con il collega di lavoro che con il partners o con i figli!
Per non parlare poi, dei casi di violenza domestica che in questo momento storico così delicato possono aumentare .. ecco quindi che il link del Ministero delle pari Opportunità non sospende le attività dei centri antiviolenza (CAV) e informa che è sempre attivo 24 su 24 il numero verde 1522, gratuito, dedicato alle richieste di aiuto e sostegno alle vittime di violenza e stalking.
La rabbia che si trasforma in aggressività nel momento in cui la agiamo, nasce dalla insoddisfazione di tre “fami” (bisogni):
- stimoli: cioè di contatto fisico ed emotivo con le persone.
- riconoscimento: percepire che per le altre persone esisto (es. il saluto e il sorriso della barista quando vado a fare colazione. implicitamente questo semplice gesto mi permette di sentirmi riconosciuto .. alla fine della giornata acquisisco “punti riconoscimento” che vanno a formare il “salvadanaio della autostima”.
- struttura: ritmi e attività che scandiscono la nostra giornata.
Comprenderai che in questa situazione di isolamento coatto.. tutti e tre i bisogni possono venire meno, creando un vero dissesto emotivo.
CHE FARE?
- CONDIVIDI il tuo disagio… “Mal comune mezzo gaudio“, isolarti può aumentare le tue emozioni, rendendole “strabordanti”.
- FERMATI.. prima di scaricare la tua rabbia sul partner o sui figli…. veramente meritano la tua aggressività?
- RAGIONA… è soprattutto in momenti come questi che abbiamo bisogno di lucidità.
- PARLA… Questa convivenza forzata può essere l’occasione per parlare con le persone a te intime e creare una collaborazione su elementi pratici della quotidianità.
Se, nonostante le indicazioni precedenti senti che queste l’accoppiata Coronavirus e aggressività invalidano la tua qualità di vita, puoi contattarmi e avviare delle consulenze con le videochiamate di Whatsapp … qui ti spiego come puoi fare.
Mi auguro che questo articolo sia stato per te d’aiuto e se vorrai potremo continuare ad essere in contatto, #lontanimavicini. Infatti in questi giorni difficili ho creato una sezione del mio blog al tema Coronavirus, che aggiornerò con articoli!
P.s.: Andra tutto bene!