Il primo appuntamento con lo psicologo.


“Piacere .. io sono..”

Dopo aver selezionato il professionista che fa per te, il giorno del primo appuntamento con lo psicologo-psicoterapeuta è arrivato!!

Ti stai preparando mentalmente da quando sei salito in macchina per raggiungere lo studio alle cose da dire .. e come un mantra continui a dirti: “Non farti vedere piangere, sono giorni che lo fai, almeno li dentro trattieniti!”.

Il parcheggio è stato semplice trovarlo .. per fortuna! Non sarebbe stato pensabile, con quell’agitazione dentro, concentrarsi e ragionare su dove parcheggiare!

Durante il breve percorso a piedi pensi: “Altra grande fortuna..Non ho incontrato nessuno che conosco!!” Per carità nessun pregiudizio, ma in un periodo come questo, motivare dove sto andando e anche perchè .. E’ troppo!!

Civico 59- .. “Sono arrivato!”.. Busso.. la porta si apre .. una figura si rivolge a me con gentilezza chiedendomi: “Barbara?” nel frattempo mi allunga la mano con un sorriso .. e io timidamente “Si”.

“Si può accomodare!” e con la mano mi indica dove .. mi siedo e dico: “E’ la prima volta che vado da uno psicologo, che cosa devo dire?“.

“Inizi da ciò che la porta qui!” ….. le mie lacrime parlano prima delle mie parole!

Questa scena romanzata, l’ho vissuta tante volte. Le persone arrivano in studio e molto spesso non sanno come si svolgerà una prima seduta di psicoterapia.. ecco quindi il senso di questo articolo, spiegare ciò che accade in un contesto intimo e protetto come la stanza di uno psicologo.

  1. CI SI PRESENTA. Una stretta di mano e il proprio nome.
  2. CI SI SIEDE. Comodamente uno di fronte all’altro
  3. SI RACCONTA IL MOTIVO PER CUI SI E’ SCELTO DI CONSULTARE UNO PSICOLOGO. Può essere uno racconto fluido, oppure intervallato da domande dello psicologo. L’obiettivo sarà per la persona farsi conoscere e per il professionista capire e conoscere chi ha di fronte. Le domande possono vertere non solo sulla difficoltà presente ma anche sulla vita in generale della persona.
  4. ESPOSIZIONE E LETTURA DEL CONSENSO INFORMATO. Il professionista legge il consenso informato al fine di informare correttamente la persona su aspetti etici e legali del percorso che si andrà a svolgere.

PERSONALMENTE oltre a questa parte legale, con semplicità dedico una parte alla presentazione della figura dello psicologo e dello psicoterapeuta (chi sono e cosa fanno). Quale orientamento di psicoterapia ho scelto e perchè.

Credo sia molto importante, per la persona che ho di fronte, ma anche per me (in qualità di membro di una comunità professionale) fornire informazioni chiare.

Parlo del mio onorario e della frequenza degli incontri e degli orari in cui lavoro. Chiarisco quali sono i canali di comunicazione (chiamate, messaggi ecc…) e rispondo alle eventuali domande. Infine chiedo se la persona ha voglia di fissare un altro appuntamento.

A questo punto, ci si alza e con una stretta di mano o con un abbraccio, può dirsi concluso il primo incontro di psicoterapia!

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