Ansia che si esprime con il corpo


5 strategie per combatterla

“Gent.ma Dott.ssa, le scrivo perché ormai da qualche tempo soffro di dolori al petto e sensazioni di perdita di equilibrio. Ho fatto indagini dal punto di vista medico ma non c’è niente di rilevante e il dottore mi ha prescritto un farmaco ansiolitico perché dice che si tratta di ansia … è possibile? E cosa possa fare per uscirne senza farmaci”

Caro Lettore o lettrice,  la ringrazio per aver portato la sua esperienza e per pormi questo quesito che mi permette di parlare di una argomento interessante:  l’ansia che si esprime attraverso il corpo.

Voglio iniziare dando una  definizione di ansia. L’ansia è una sensazione complessa, non per forza a valenza negativa anzi può essere proattiva cioè spingerci a fare qualcosa (livello sano di ansia). Ad es.: devo consegnare un lavoro importante fra due giorni, provo ansia perché mi rendo conto di essere indietro, ascoltando questa sensazione mi impegnerò di più al fine rispettare la scadenza.

Ci sono delle persone che provano un’ansia non misurata e correlata allo stimolo esterno. Esempio: camminare in una strada affollata, non è uno stimolo di per sé pericoloso, ma il semplice pensiero di trovarvisi è fonte di forte ansia anche con segnali del corpo quali: perdita di equilibrio, tachicardia, dolori al petto, sudorazione ecc… Quindi  è comprensibile che questo tipo di ansia diventi invalidante: esempio la persona sceglie di non uscire di casa.

La sensazione dell’ansia non è mai da sola, infatti, personalmente definisco l’ansia come una coperta che nasconde due emozioni: paura e rabbia.  Nella persona fortemente ansiosa queste emozioni sono bloccate perchè non si permette di esprimerle e questa energia che deve in qualche modo fluire, sfocia nel corpo che diviene il teatro principale attraverso la somatizzazione.

Penso che nella situazione descritta possa essere utile, oltre che seguire le indicazioni del medico curante per quanto riguarda il farmaco, seguire queste 5 strategie per combattere l’ansia:

1.      STIA ATTACCATO ALLA REALTA’: infatti ciò che dico sempre è che “l’Ansia corrisponde alle nubi sul cielo di domani”,  e nel momento in cui percepisce perdita di equilibrio si concentri sulla sensazione dei piedi appoggiati a terra, delle mani appoggiate sul tavolo e sul respiro da regolarizzare e far fluire dal naso fino alla pancia. Questo la aiuterà a riconnettersi con il presente, diminuendo l’attenzione verso il futuro.

2.      FACCIA PACE CON LE EMOZIONI:  cioè consideri le emozioni (specialmente rabbia e paura)  come risorse e non come limiti.

3.      FACCIA ATTIVITA’ FISICA: l’obiettivo è scaricare la tensione!

4.      ABBASSI IL GIUDIZIO SU SE STESSO: nella mia esperienza la persona ansiosa è la peggior critica di se stessa. Quindi si parli gentilmente: ad es.: da “non ne combino una giusta” a “ho fatto cose positive nella mia vita”.

5.      DEDICHI DEL TEMPO PER PRENDERSI CURA DI SE’: anche se ha una giornata densa di impegni, si responsabilizzi nel trovare il tempo per fare qualcosa che le piace e la rilassa.. insomma l’obiettivo è quello di prendersi cura di lei, anche per 15 minuti al giorno!!!

Ora tornando alla sua lettera credo che il sostegno del farmaco, che agisce a livello neurologico sia una buona strategia, ma le consiglio anche di prendersi cura di questo malessere seguendo i consigli precedenti e se non dovesse vedere miglioramenti la invito ad effettuare un percorso psicologico che le permetterà di riprendere il “comando” sulle sue capacità di essere persona adulta.

Un caro saluto!

Dott.ssa Sabina Godi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *