MI PARLO DA SOLO….. o meglio il DIALOGO INTERNO! 4


DIALOGO INTENRO

In studio sento persone che si dicono “SONO UNO SFIGATO/A”..  (direi un dialogo interno particolarmente denigratorio)  che inevitabilmente si manifesta anche nel corpo della persona: spalle ricurve in avanti come in segno di arresa, sguardo triste e spento, tono di voce lamentoso quasi da vittima.

Anche le vignette nell’immagine mostrano degli esempi di dialogo interno.. infatti noi ci parliamo!!!! e questo dialogo condiziona il nostro modo di considerarci, di sentirci e di conseguenza traspare (più o meno consapevolmente) anche sul nostro modo di stare in relazione con gli altri.

Vi invito quindi a fare un piccolo esercizio: ditevi come un mantra “IO VALGO, IO SONO UNA PERSONA IMPORTANTE” e mentre lo ripetete sentite che succede dentro di voi.. quali sono le voci che rispondono e che cosa dicono..quali emozioni sentite… e osservate che succede al vostro corpo (postura, sensazioni fisiche ecc..) e poi osservate che succede mentre siete in relazione con gli altri.. qual è il vostro atteggiamento (remissivo, compiancente oppure assertivo o dominante).

Ecco questo piccolo esercizio vi permetterà di prendere contatto con il vostro dialogo interno e di comprendere quali sono le frasi che vi dite e che risonanza hanno!

Vi invito a fare questo perchè avere consapevolezza delle caratteristiche del vostro dialogo interno è fondamentale per stabilire che cosa vi sta bene e cosa non vi sta bene di questo dialogo e quindi darvi delle opzioni di cambiamento… e con questo aggiungo un altro pezzettino: il dialogo interno si può cambiare!!!

Voi che ne pensate?

Un caro saluto!

sabina

 

 

 


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4 commenti su “MI PARLO DA SOLO….. o meglio il DIALOGO INTERNO!

  • I.

    Io so di valere molto. Il problema e’ la persona che mi sta accanto. E’ pieno di insicurezze e pensieri negativi sulla nostra vita insieme nonostante due bambini e il terzo in arrivo. Talmente negativo che riesce ad abbattere ogni volta tutte le mie sicurezze .. Sicurezze che ho sempre fatto fatica a costruire. Temo che mi nasconda molto di se e in questo momento per me cosi delicato e’ tutto molto destabilizzante. Come potrei essere piu’ forte? O forse e’ colpa mia il non saper gestire le debolezze degli altri? Puo’ essere che in fondo mi.rimanga comodo essere una vittima?

    • Psicologa Sabina Godi L'autore dell'articolo

      Carissima, leggo tra le righe che lei sta molto riflettendo sulla tematica anzi sulle tematiche che mi propone.
      Lo percepisco dagli elementi di cui scrive:
      -il valore di sè (l’autostima),
      -la sicurezza di sè in relazione ad un confronto con un’altra persona -i suoi bisogni in questo momento delicato della sua vita
      – la tematica dell’essere forte x sè e anche x qualcun’altro…

      Ho la sensazione che sia tanta tanta robbbba!!!!! 🙂

      Detto questo ció che mi colpisce è la sua lucidità nel chiedersi qual è il vantaggio nell’essere una vittima.

      Come è arrivata a pensare che svolge il ruolo della vittima??

      E la sua domanda mi piace perché mi permette di scriverle un concetto a cui credo molto: le nostre azioni, pensieri ed emozioni nel momento in cui le percepiamo, agiamo e sentiamo per noi hanno un senso e ci portano un vantaggio – a volte non proprio “vantaggioso” 😉 – altrimenti sceglieremmo di pensare, fare o sentire qualcos’altro !!!!! … Ecco quindi che, seguendo la sua intuizione, la invito a pensare a che le serve entrare nel ruolo della vittima??

      Mi sembra che in tutta questa robbbba 🙂 lei si stia ricavando uno spazio di riflessione per sè! ….. Mi piace!!!!!

      A disposizione!
      Un caro saluto!
      Sabina

  • Giorgia

    Dottoressa,
    Ho poco più di quarant’anni e a dire il vero mi stimo abbastanza. Quando provo ad ascoltare i miei penseri diventandone consapevole mi pare di vivere un cambiamento importante…

    Poi d’improvviso, non so nemmeno io come, mi ritrovo al punto di partenza.

    E’ colpa di ferite antiche che mi porto dentro? o è colpa delle informazioni che la mia mente inconscia ha acquisito? e se così fosse, è possibile cambiare le informazioni, diciamo così, scritte dentro di me?

    Grazie per il tempo che dedicherà ai miei dubbi.

    Giorgia

    • Psicologa Sabina Godi L'autore dell'articolo

      Carissima Giorgia,
      credo che non sia possibile cambiare le informazioni (o il nostro percorso di vita) ma credo che sia possibile cambiare la percezione interna agli avvenimenti della nostra storia.

      Per quanto riguarda il suo “ritrovarsi al punto di partenza”, non so darle informazioni più specifiche in merito, allo stesso tempo credo che lei possa chiedersi se questi punti di partenza siano stimolati da situazioni contingenti oppure nascono da una dinamica interna e nello specifico chiedersi che cosa sente (emozioni), che cosa si dice (pensieri) e poi che cosa fa (comportamento).

      La invito a fare questo perchè da quanto scrive nella prima fase del suo intervento, la consapevelezza la porta a vivere un cambiamento interiore che sembra essere positivo per lei… ecco quindi: W LA CONSAPEVOLEZZA!! :))

      Spero di aver risposto alla sua domande, se cosi non fosse sono a disposizione!!

      Un caro saluto!
      Sabina