La tristezza, il senso di colpa e il senso di solitudine sono tre sensazioni ed emozioni diverse.
Ma spesso vengono confuse e messe insieme in un unico contenitore che si chiama depressione.
La tristezza di per sé, è un’emozione sana che serve a metterti momentaneamente in pausa per riflettere e se condivisa, di poter ricevere conforto e sollievo. Questo nella teoria, perché nella pratica, magari da piccoli, non ti era permessa tanto che i tuoi genitori ti dicevano “Alzati!!! Ma che stai a fare a piagnucolare lì?!?“ .
Da qui, puoi aver imparato che non si può sentire tristezza, che si deve essere forti e che mostrarla è un segno di debolezza. Tutto questo comporta soffocare una parte di te, che a lungo andare può farsi sentire in vari modi: con sintomi psicosomatici, oppure con sintomi psicologici quali la depressione.
Personalmente definisco la depressione come la malattia del non sentirsi amati incondizionatamente, e in studio sto sempre più sperimentando che piccoli o grandi tratti depressivi li abbiamo tutti perché, tutti nel corso della vita abbiamo sperimentato il “non essere amati” per quello che siamo.
Che cosa può fare un percorso di psicoterapia? Darti il permesso di amarti, tu in prima persona così come sei e semplicemente perché respiri e quindi esisti.